Onorevoli Colleghi! - In una riforma globale della scuola, comprendente, peraltro, l'autonomia scolastica, non possono non essere revisionati gli organi collegiali che, dai primi decreti delegati del 1974, escono certamente con un bilancio fallimentare.
      Il sistema degli organi collegiali d'istituto e territoriali deve essere necessariamente collegato al modello di autonomia scolastica, dovendo coerentemente contribuire alle finalità che lo stesso disegno autonomistico persegue; per tale motivo la presente proposta di legge ne offre una nuova denominazione: organismi di partecipazione e di responsabilità.
      La revisione degli organi collegiali si rende necessaria anche al fine di evitare genericità, ambiguità, duplicazione, sovrapposizione dei vari organi e per contenere i rispettivi e derivati rischi di svuotamento e di conflittualità alcune volte registratisi.
      La ridefinizione degli organi collegiali deve delineare un impianto che sia coerente con i nuovi assetti autonomistici delle istituzioni scolastiche, che hanno a livello locale il loro momento decisionale e deliberativo ed il baricentro gestionale e necessitano, perciò, di un maggiore raccordo con il territorio e con la comunità civile che su esso insiste.
      La presente proposta di legge si compone di 26 articoli suddivisi in quattro capi.
      Il capo I individua gli organismi di partecipazione e di responsabilità a livello d'istituto; il capo II individua gli stessi organismi a livello distrettuale; il capo III individua quelli a livello nazionale; il capo IV individua, invece, le strutture di supporto all'autonomia didattica, di ricerca e sviluppo.

 

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